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presentazione slide concorso infanzia
Tipo: Exámenes
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Candidata EMANUELA SPATA
La candidata progetti un’ipotesi di intervento, in una sezione di alunni di 4/5 anni, relativo al campo si esperienza « i discorsi e le parole » per far ascoltare e comprendere narrazioni partecipando alla conversazione in modo pertinente. Si contestualizzi l’attività all’interno dei campi di esperienza individuando strategie, tempi, metodologie ed eventuali riferimenti teorici.
(^) Consolidare l’ Identità ovvero essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, nel vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, esprimendo e controllando emozioni e sentimenti e diventando empatici nei confronti degli altri. Imparano a riconoscere ed apprezzare l’identità personale e quella altrui nelle connessioni con le differenze di sesso, di cultura e di valori esistenti nella famiglia, comunità e tradizioni di appartenenza. (^) Sviluppare l’ Autonomia , avendo fiducia in sé stessi e fidandosi degli altri; saper fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimendo emozioni, partecipando alle decisioni con proprie opinioni operando scelte, si aprano ai valori della libertà della cura di sé, degli altri e dell’ambiente. Compiere scelte anche innovative. (^) Acquisire Competenze significa giocare, manipolare, domandare vuol dire anche ascoltare e comprendere discorsi, raccontare esperienze, essere in grado di «ripetere» situazioni ed eventi, con simulazioni e giochi di ruolo. Rielaborare e comunicare conoscenze ed abilità relative a specifici campi di esperienza. (^) Vivere le prime esperienze di Cittadinanza significa attribuire progressivamente importanza agli altri e ai loro bisogni, ponendo le fondamenta di un comportamento eticamente orientato nel rispetto degli altri, dell’ ambiente e della natura.
IL CORPO E IL MOVIMENTO IL SE’ E L’ALTRO I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO IMMAGINI SUONI E COLORI
Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. La scuola dell’infanzia ha il compito di promuovere nei bambini la padronanza della lingua italiana sia per consolidare l’identità personale e sia come strumento con il quale giocare ed esprimersi. Questo è il campo nel quale il bambino impara a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze, a conversare e dialogare, a giocare con la lingua. E' proprio questa "immersione" in un ambiente alfabetizzato che conduce il bambino ad iniziare molto presto attività di riflessione sulla lingua scritta e quindi a divenire consapevole dei suoi scopi e del suo significato.
La scelta del metodo e degli strumenti che calano il bambino nella realtà dipende: dagli obiettivi prestabiliti, dai contenuti che si intendono proporre, dalla realtà della classe (anche dal punto di vista affettivo), dai ritmi d’apprendimento dei singoli allievi. Nell’adozione di un metodo di lavoro finalizzato al conseguimento di un obiettivo è necessario individuare le abilità minime che permettono di proseguire in altre fasi di lavoro. Il mancato raggiungimento di tali abilità minime comporta la revisione del metodo adottato e/o eventuali interventi di recupero/rinforzo individualizzati. E’ importante creare occasioni di insegnamento-apprendimento tese a mettere tutti gli alunni, e non solo alcuni, in grado di imparare e sviluppare le loro capacità. Per questo è preferibile una modalità di rapporto interpersonale e di svolgimento delle lezioni e delle attività che metta al centro del lavoro dei docenti la persona dell’alunno con tutti i suoi bisogni. Metodologie: (^) ATTIVITA’ LUDICA : Inteso non solo come attività specifica ma anche come spirito ludico e creativo, animatore di tutte le attività didattiche. Il gioco costituisce in questa età, per i suoi significati intrinseci di gratuità e di impegno, una modalità privilegiata di apprendimento e di relazione.
Poiché la disposizione in cerchio facilita lo scambio di idee, i bambini sono invitati a sedersi in cerchio sul tappeto (Circle- time)così da formare un grande gruppo con cui iniziare la conversazione: regola fondamentale è quella di non interrompere il compagno che parla, rispettando il proprio turno di parola alzando la mano. Con la conversazione vengono attivate nei bambini la capacità di ascoltare gli altri, di rispettare il turno di parola, abituandosi quindi ad aspettare, a parlare in pubblico, la capacità di selezionare contenuti pertinenti e di controllare l’ansia e/o l’esuberanza.
(^) MODELING : Il percorso di apprendistato cognitivo è stato suddiviso in quattro processi dagli autori Collins, Brown e Newman: modeling- coaching-scaffolding-fading. Il metodo del modeling prevede che il processo di apprendimento si possa realizzare grazie ad allenamento e assistenza da parte del maestro (coaching), al sostegno attraverso indicazioni e feedback (scaffolding) e alla graduale riduzione dell’ assistenza (fading) via via che l’apprendista diviene più autonomo e competente. (^) DIDATTICA LABORATORIALE :La scuola dell’ infanzia, proprio in quanto scuola del fare per eccellenza, si basa su una didattica laboratoriale in senso lato, cioè una didattica che prevede nella pratica quotidiana il ricorso ad attività costruttive, concrete, al fine di apprendere praticamente le conoscenze (^) COOPERATIVE LEARNING: Metodologia didattica che ricorre all’uso di strategie cooperative: i bambini posti in gruppi orizzontali, cioè tra pari, vengono valorizzati in quanto anelli della stessa catena, e ricevono valutazioni che tengono conto del loro contributo in relazione al risultato dell’intero gruppo.
Tempi : Il percorso coprirà l’arco di sei settimane, vissute «senza fretta», durante le quali i bambini possono giocare, dialogare e progettare attraverso attività e giochi organizzati da soli o con i compagni. Spazio : L’attività si svolgerà in laboratorio, aula e cortile della scuola. lo spazio dovrà essere accogliente, orientato dai bisogni dei bambini e organizzato insieme a loro per esigenze di movimento, di socialità, di espressione e di gioco.
FASI DELL «Luce ed Ombra»’ATTIVITA’ Prima fase: Ai bambini viene raccontata la storia di luce ed ombra…. Un bambino di nome Matteo, quando si svegliava scappava in cortile e si divertiva a giocare alla luce del sole e a seconda dell’orario, inseguiva la sua ombra…. Un giorno chiese alla mamma cosa fosse la luce e cosa l’ombra e la mamma iniziò… Luce era una bella ragazza, solare, allegra, felice. Ombra era un ragazzo scuro ed buio, ma pieno di grandi qualità e risorse. Luce era innamorata di ombra, ma non poteva averlo, perché ogni volta che lo inseguiva questo scappava. Ombra era innamorato di luce, ma ogni volta che tendeva le braccia, lei si dileguava….
Quarta fase: I bambini devono disegnare il profilo del compagno o la propria mano illuminati dalla torcia per vederne l’ ombra. Verranno fotografati e videoregistrati. Quinta fase: Ai bambini verrà spiegato e, solo dopo, fatto vedere come si possono fare gli animali con le mani su di un telo bianco illuminato. Prima singolarmente e poi a gruppi di due o più, gli animali delle ombre cinesi, possono interagire sul lenzuolo bianco.
Sesta ed ultima fase: Ora che Luce ed Ombra hanno convissuto nei giochi, nella mente, nelle parole e nel movimento dei bambini, possono prendere carattere distintivo ed essere davvero due amanti che si inseguono. Verrà chiesto ai bambini di trovare situazioni creative affinché i due innamorati possano vivere felici e si registrano le loro risposte. Si chiederà di rappresentare con disegni la storia, ma anche il percorso sviluppato sino a quel momento e il disegno dovrà essere spiegato al gruppo classe. E’ la fase ideativa e creativa da parte dei bambini. In questa ultima fase, partendo da immagini , i bambini sono impegnati nell’invenzione di nuove storie.