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la nuova costituzione economica cassese, Schemes and Mind Maps of Economic law

la nuova costutuzione economica cassese cap. 1, 2, 9 sistesi

Typology: Schemes and Mind Maps

2016/2017

Uploaded on 12/04/2017

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iri93. 🇮🇹

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LA NUOVA COSTITUZIONE ECONOMICA - CASSESE
CAP. 1 INTRODUZIONE
3 significati di costituzione economica:
1) NORME DI RANGO COSTITUZIONALE
• art. 41, 43 Cost. --> impresa
• art. 42, 44 Cost. --> proprietà
• art. 45, 47 Cost. --> cooperazione o risparmio
l. 287/90 --> antitrust
• d.l. 333/92 (l.359/92) --> privatizzazioni maggiori imprese pubbliche
2) ANALISI DEI MUTAMENTI DELL' OPINIONE PUBBLICA
3) "DIRITTO VIVENTE"
• anche aspetti sociali e culturali (assistenza sanitaria, istruzione in quanto comportano spese).
CAP. 2 VECCHIA COSTITUZIONE ECONOMICA: i rapporti fra Stato ed economia dall' Unità d' Italia ad oggi
La vecchia Costit. era composta da 4 periodi:
1) STATO LIBERISTA:
Questo periodo è caratterizzato dalla costituzione di un mercato Nazionale attraverso l’ unificazione legislativa, due
grandi esempi sono rappresentati dall’ adozione del Codice Napoleonico e l’ estensione della legislazione Piemontese.
Inoltre si cerco di creare un mercato Nazionale unico cercando di difendere il mercato verso l’ esterno attraverso
imposte doganali in entrata , che comportarono però l’ accentuarsi degli squilibri nazionali, aumentando il divario tra
nord e sud. Un altro aspetto di questo periodo è rappresentato dal liberismo, che si presentò in tre forme:
• privatizzazione e quotizzazione dei demani
• assenza della macchina statale dell’ economia
• autodisciplina del mercato.
2) PRIMA INDUSTRIALIZZAZIONE:
In questo periodo si ha un’ inversione di rotta rispetto al periodo precedente e si capisce che per la crescita del Paese è
necessaria una differenziazione legislativa tra nord e sud, un’ incremento degli investimenti nei lavori pubblici, l’
istituzione di imprese pubbliche e un certo interventismo statale atto a cercare di appianare quelle enormi
disomogeneità economiche del Paese. Si ha inoltre un graduale passaggio da un sistema mutualistico ad un sistema
previdenziale.
3) STATO IMPRENDITORE E PIANIFICATORE (o DELL' ECONOMIA MISTA):
Nel 1942 vi è l’ istituzione del nuovo codice e si abbandona la distinzione tra codice civile e codice del commercio. Si
sviluppa il regime della riserva originaria con un accesso controllato all’ imprenditoria. Si vengono a creare un gran
numero di enti pubblici , enti in forma di società per azioni. Nel 1929 c’è la grande crisi economica con il crack delle
banche che si trovavano ad essere azioniste e finanziatrici nello stesso tempo. Tra il 1930 e il 1934 l’ avvento del
corporativismo che riesce a risolvere i conflitti sindacali e governare l’ economia. Questo periodo è fondamentale perché
si consolidano le istituzioni di governo dell’ economia, si moltiplicano gli enti pubblici e si amplia il rapporto tra lo stato
ed economia
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LA NUOVA COSTITUZIONE ECONOMICA - CASSESE

CAP. 1 INTRODUZIONE

3 significati di costituzione economica:

  1. NORME DI RANGO COSTITUZIONALE
  • art. 41, 43 Cost. --> impresa
  • art. 42, 44 Cost. --> proprietà
  • art. 45, 47 Cost. --> cooperazione o risparmio
  • l. 287/90 --> antitrust
  • d.l. 333/92 (l.359/92) --> privatizzazioni maggiori imprese pubbliche
  1. ANALISI DEI MUTAMENTI DELL' OPINIONE PUBBLICA
  2. "DIRITTO VIVENTE"
  • anche aspetti sociali e culturali (assistenza sanitaria, istruzione in quanto comportano spese).

CAP. 2 VECCHIA COSTITUZIONE ECONOMICA : i rapporti fra Stato ed economia dall' Unità d' Italia ad oggi

La vecchia Costit. era composta da 4 periodi: 1) STATO LIBERISTA: Questo periodo è caratterizzato dalla costituzione di un mercato Nazionale attraverso l’ unificazione legislativa, due grandi esempi sono rappresentati dall’ adozione del Codice Napoleonico e l’ estensione della legislazione Piemontese. Inoltre si cerco di creare un mercato Nazionale unico cercando di difendere il mercato verso l’ esterno attraverso imposte doganali in entrata , che comportarono però l’ accentuarsi degli squilibri nazionali, aumentando il divario tra nord e sud. Un altro aspetto di questo periodo è rappresentato dal liberismo, che si presentò in tre forme:

  • privatizzazione e quotizzazione dei demani
  • assenza della macchina statale dell’ economia
  • autodisciplina del mercato. 2) PRIMA INDUSTRIALIZZAZIONE: In questo periodo si ha un’ inversione di rotta rispetto al periodo precedente e si capisce che per la crescita del Paese è necessaria una differenziazione legislativa tra nord e sud, un’ incremento degli investimenti nei lavori pubblici, l’ istituzione di imprese pubbliche e un certo interventismo statale atto a cercare di appianare quelle enormi disomogeneità economiche del Paese. Si ha inoltre un graduale passaggio da un sistema mutualistico ad un sistema previdenziale. 3) STATO IMPRENDITORE E PIANIFICATORE (o DELL' ECONOMIA MISTA): Nel 1942 vi è l’ istituzione del nuovo codice e si abbandona la distinzione tra codice civile e codice del commercio. Si sviluppa il regime della riserva originaria con un accesso controllato all’ imprenditoria. Si vengono a creare un gran numero di enti pubblici , enti in forma di società per azioni. Nel 1929 c’è la grande crisi economica con il crack delle banche che si trovavano ad essere azioniste e finanziatrici nello stesso tempo. Tra il 1930 e il 1934 l’ avvento del corporativismo che riesce a risolvere i conflitti sindacali e governare l’ economia. Questo periodo è fondamentale perché si consolidano le istituzioni di governo dell’ economia, si moltiplicano gli enti pubblici e si amplia il rapporto tra lo stato ed economia

4) STATO DEL BENESSERE (o STATO SOCIALE) Nel 1948 vi è la importante approvazione della Costituzione Italiana nella quale viene disciplinata anche la materia economica, attraverso quattro principi fondamentali: riserva di legge per determinati beni e imprese art.43- 42, riconoscimento della proprietà e dell’ impresa art.41, funzionalizzazione della proprietà e dell’ impresa, cioè la predisposizione di limiti con i quali l’ autorità pubblica stabilisce finalità e modi d’ uso di un bene o di un’ impresa, previsione dell’ art.43 che consente di espropriare imprese o categorie d’ imprese per motivi d’ interesse generale. C’è il completamento del sistema delle partecipazioni statali e la nazionalizzazione elettrica. Elemento peculiare degli anni ’ è il finanziamento statale, sia come fonte di sussidio al verificarsi di certe circostanze, sia come aiuti ai privati in base alla legge come ad esempio crediti agevolati. Si cerca inoltre di prendere spunto dalle altre realtà europee e transoceaniche tentando di creare una programmazione economica globale, tentativo peraltro fallito. Le tappe fondamentali della realizzazione dello stato del benessere sono caratterizzate dall’ istituzione della scuola media dell’ obbligo, istituzione del servizio sanitario nazionale, introduzione della pensione sociale, riforma della cassa integrazione guadagni, nonché aiuti ai disoccupati e agli inoccupati. I / poi si ha la: **CAP. 9

  1. NUOVA COSTITUZIONE ECONOMICA** Con l’entrata nella comunità europea si è visto un graduale affievolirsi dei poteri dello stato e dell’autorità statale dell’economia a favore di un’autorità superiore, nel quale lo stato si integra, cioè l’unione europea. Per prima cosa si è provveduto all’unificazione dei mercati e successivamente con l’armonizzazione degli interventi statali. La concorrenza rappresenta un potente fattore di integrazione dei mercati per la sua portata extraterritoriale, tuttavia al fine di livellare il campo di gioco è stato necessario introdurre una moneta una, per evitare che attraverso il cambio si ottenessero dei vantaggi che falsassero la competizione. Lo stato rimane comunque padrone della distribuzione delle risorse raccolte tra diversi servizi, ma non controlla più la possibilità di incrementare le spese ricorrendo al debito pubblico, in quanto i livelli massimi di debito e deficit ammessi sono stabiliti con precisione. Nell’ambito delle imprese, si osserva una privatizzazione delle imprese statali e l’istituzione di appositi organismi di regolazione, che disciplinano le società privatizzate. Si ha così un passaggio da stato-imprenditore a stato-regolatore. I settori pubblici sono poi sottoposti a liberalizzazione, che passano da riservati ad accesso libero. Contemporaneamente, al fine di assicurare finalità sociali, vengono stabiliti limiti e controlli.